“Per articolare in modo sensato le ragioni di differenza e il fruttuoso rapporto di complementarietà tra la guida spirituale e l’intervento psicologico, occorre riferirsi almeno a tre luoghi di confronto. Il primo riguarda la costruzione dell’identità da parte del soggetto, in riferimento alla coscienza di sè e al senso della propria vocazione…. Il secondo si riferisce alla mediazione autorevole nel cammino di ricerca e di costituzione dell’identità personale. … Il terzo luogo riprende la domanda della formazione permanente.”
In questo numero: Qualità e dignità (M. Aletti); Coping e religione. Prospettive e problematiche dei modelli di ricerca empirica (S. Biancotto); Mario Aletti in Brasile (G. J. de Paiva); Verbale dell’Assemblea dei Soci; Attività e pubblicazioni dei Soci. Per leggere …
La correlazione tra neuropsicologia ed esperienza religiosa è argomento quanto mai attuale. Dalla lettura complessiva si comprende innanzitutto come la psicologia della religione debba oggi confrontarsi con due nuove prospettive: la psicologia culturale e la neurobiologia. In proposito non si fa fatica a condividere che, per una migliore comprensione del vissuto psichico verso la religione, conviene non giustapporre le due prospettive, ma integrarle. Chiarito che non ha senso voler dimostrare la esistenza o non esistenza di Dio fondandosi sulla neurobiologia, non c’è dubbio sulla rilevanza del vissuto religioso nella personalità individuale, così come sulla sua complessità. E allora uno studio che rispetti la complessità dell’atteggiamento religioso deve tener conto – come un insieme integrato – dei dati neurobiologici, del contesto culturale, della storia personale.
In questo numero: Teoria dell’Attaccamento e religione (M. Aletti); Legami di attaccamento nell’infanzia e nell’età adulta (R. Cassibba); La religione dal punto di vista della teoria e della ricerca sull’attaccamento / Religion from the perspective of attachment theory and research …
La collana di Psicologia della Religione diretta dal prof. Mario Aletti e pubblicata dal Centro Scientifico Editore ha essenzialmente quattro pregi: – rende possibile ai lettori comprendere cos’è la Psicologia della religione; – rende accessibile ai lettori il lavoro di ricerca, di approfondimento e di confronto che la SIPR, ha svolto dal febbraio 1995 ad oggi; – il terzo pregio è che questi volumi sono aperti alla molteplicità degli approcci e dei modelli esplicativi della psicologia e della psicoanalisi; – infine, i volumi della collana sono corredati da un apparato scientifico (note, bibliografie, documentazioni) di altissimo livello.
In questo numero: Religione e Attaccamento: il convegno (G. Rossi); Attaccamento e vissuto religioso (M. Diana); Tesi per il Premio Milanesi: 1. Religiosità, attaccamento e fondamentalismo: un approccio empirico (S. Iovine), 2. L’Uomo Mosè di Freud. Religione, storia e clinica (M. …
Negli ultimi anni i temi e le pubblicazioni di psicologia della religione hanno conosciuto un incremento di interesse, parallelo a quello suscitato, più in generale, dai temi “religiosi”. Le virgolette sono necessarie, a dire delle ambivalenze che possono essere connesse al termine, nell’uso comune e nell’utilizzo da parte dei mezzi di comunicazione di massa, i cui interessi non sempre coincidono con i criteri della serietà dell’indagine e del valore della pubblicazione; criteri cui invece si ispira la selezione operata in questa rassegna.
Diversamente dalla Sociologia, che studia forme concrete di religione e il loro continuo divenire, perseguendo sempre nuove categorie interpretative e metodologie per verificarle, la psicologia della religione, orientata al funzionamento della psiche a fronte della religione, studia le strutture e i processi (le regolarità e le specificità) dell’atteggiamento della persona religiosa, assunte come sostanzialmente stabili al livello intrapsichico, del singolo soggetto, e comuni e comparabili a livello interpsichico, degli individui e dei gruppi.
In questo numero: Convegni, incontri, prospettive di ricerca (M. Aletti); Convegno IAPR, Lovanio 2006 (P. Ciotti); Verbale Giuria 6° Premio “Giancarlo Milanesi”; Religione: cultura, mente, cervello. Presentazione del volume (M. Aletti, D. Fagnani, G. Rossi); Giornata di Studio: Accompagnamento spirituale …
La psicologia si trova oggi a “fare i conti” con due opposti orientamenti che propongono di rendere ragione della vita mentale del soggetto o in termini di strutture e processi cerebrali o in termini di codici e pratiche vigenti nell’ambiente in cui l’individuo è immerso. Alla luce dell’opposta tensione tra riduzionismo biologista e de-costruttivismo discorsivo, si cercherà di prospettare una visione della psicologia che tenga sì presente lo strutturale radicamento del mentale nel corpo (e non lo consideri quindi come astratta architettura di unità di elaborazione o flusso di operazioni computazionali) e l’imprescindibile carattere situato della vita mentale, ma che riconosca la genuina natura intenzionale (quindi non fisica, ma neanche totalmente determinata dal contesto) degli atti soggettivi attraverso cui la persona dà senso alla propria esperienza della realtà.