In questo numero: Lettera ai Soci: bilanci e prospettive (M. Aletti); Spiritualità, neuroteologia e psicologia della religione / Spirituality, Neurotheology and Psychology of Religion (M. Aletti); Verbale dell’Assemblea ordinaria dei Soci – 3 settembre 2004; Verbale assegnazione 5° Premio “Giancarlo …
“Ci si interroga sulle valenze cliniche di strutturazione e ristrutturazione (ma anche di destrutturazione) della personalità con cui la religione può emergere nel corso del trattamento psicoanalitico. […]. La domanda, per essere psicoanaliticamente corretta, va posta nella prospettiva del soggetto: non se Dio aiuta, ma se il credere in Dio aiuta. In questi termini, la questione si fa rilevante, così riportando il vissuto religioso alle sue valenze psichiche nella costruzione della personalità del soggetto”.
In questo numero: Verso il Convegno di Verona 2004 (M. Aletti); La mente tra cervello e cultura (A. Antonietti); Where is the Mind? Biological Reductionism and Cultural Perspectives Challenge Psychology (A. Antonietti); Collana Psicologia della Religione; Workshop “Gruppo Balint”; Scienze …
Laudatio pronunciata da Mario Aletti in occasione del conferimento del titolo di Socio Onorario della Società Italiana di Psicologia della Religione (Verona, 3 settembre 2004). Il testo finale del contributo è stato inviato all’editore per la pubblicazione nel volume: Aletti, …
In questo numero: Comunicazioni ai Soci; Quando vince l’irrazionale… (L. Pinkus); Recensione al volume di G. Stickler & G. Numukobwa (2003). Forza e fragilità delle radici. Bambini feriti da esperienze di traumi e di abbandono. La sfida dell’educazione, Roma: LAS. …
In questo numero: Religione, Psicologia, Teologia (M. Aletti); Il pensiero junghiano e l’11 settembre: un’antologia contemporanea (G. Sorge); Identità religiosa, Pluralismo, Fondamentalismi (M. Diana); Il saluto del Presidente dell’International Association for the Psychology of Religion (Jacob A. Belzen, President); Attività …
In questo numero: Nuove prospettive in psicologia della religione (M. Aletti); Ricordo di Lorenzo Bignamini (P. Cozzaglio); Psicologia della religione – Corsi a.a. 2003-2004; Primo Annuncio del Convegno Religione: cultura, mente e cervello / Religion: Culture, Mind and Brain; Attività …
In questo numero: Psicologia e nuove forme della religione (M. Aletti); Lettera di Giovanni Magnani; Sassolini – Psicologi: Ordine e Pulizia (Polizia?) (Male); Estratto Verbale Giuria del 4° Premio “Giancarlo Milanesi”; Kanungu: l’Apocalissi Ugandese (R. Di Marzio); Attività e Pubblicazioni …
Lo psicologo è interessato a cogliere, nella pluralità dei fondamentalismi, la manifestazione storico-culturale di un atteggiamento psicologico fondamentalista. La povertà di modelli psicologici del fondamentalismo consegue alla difficoltà di una definizione che non può darsi che per rapporto ad un “non-fondamentalismo”: ad esempio nella strutturazione dell’identità religiosa, nell’accettazione del pluralismo. Si evidenzia la necessità di modelli veramente psicologici, genetico-strutturali, ed adeguatamente validati, che colgano l’intenzionalità (consapevole o inconscia) dell’atteggiamento fondamentalista, riferendolo ad una teoria complessiva della personalità. A mero titolo esemplificativo, si farà riferimento a quel modello psicodinamico che, rifacendosi a Winnicott, vede la religione come fenomeno transizionale ed indica il fondamentalismo come una deriva, di volta in volta, feticistica o autistica. In una prospettiva psicosociale, si propone il modello dell’Autoreferenzialità acritica, applicabile sia al fondamentalismo scritturale, racchiuso in una dinamica di testualità-intratestualità (il testo sacro contiene tanto la rivelazione quanto la sua interpretazione), sia all’assolutizzazione dell’esperienza come criterio “intratestuale” della verità del discorso religioso del proprio gruppo di appartenenza.
I curatori del volume – che sono stati anche tra i promotori del Convegno – Mario Aletti (Presidente della Società Italiana di Psicologia della Religione) e Fabio De Nardi (Direttore dell’Ospedale “Villa Santa Giuliana” di Verona) – sono riusciti a richiamare personalità di grande levatura nel panorama della psicoanalisi post-freudiana, sia italiano che internazionale, che si sono confrontati con teologi e filosofi in un dibattito di vasta portata e respiro. Questo confronto recupera, come ha ricordato Aletti nella Presentazione, “un ritardo che pare non solo culturale in senso stretto ma anche di costume… Che degli psicoanalisti si interroghino, da e in quanto psicoanalisti e nella prospettiva della psicoanalisi, sulla religione è il fatto nuovo, che rompe con abiti mentali e rigidità istituzionali”.