Se illudersi significa “giocare” con la realtà così come essa si offre al soggetto attraverso i filtri della creatività e dell’investimento personale, ed è funzione pregnante dello psichismo, anche l’”illusione” religiosa è “parte integrante del fatto di essere umani, autenticamente umani nella nostra capacità di creare realtà non visibili ma significative, che possano contenere il nostro potenziale di espansione immaginativa al di là dei confini sensoriali” (A.-M. Rizzuto)
In questo numero: Parliamone tra noi: Lettera ai Soci (M. Aletti); Verbale dell’Assemblea Ordinaria dei Soci; L’affiliazione religiosa e l’uso-abuso di alcool (L. Drogo); Estratto del verbale della giuria del 3° premio Giancarlo Milanesi; Pubblicazioni dei Soci. Per leggere il …
Laudatio pronunciata da Mario Aletti in occasione del conferimento del titolo di Socio Onorario della Società Italiana di Psicologia della Religione (Verona, 21 ottobre 2000). Il testo finale è stato inviato all’Editore per la pubblicazione nel volume: Aletti, M. (2001). …
In questo numero: Uppsala, Verona … e altro (m. a.); Dal discorso di apertura del Convegno L’illusione religiosa: rive e derive (A: Vergote); Gruppi di lavoro del Convegno di Verona; Ana Maria Rizzuto Socio Onorario della nostra Società ; Pluralismo …
In questo numero: Tra rive e derive. Religione, salute mentale e psicopatologia; Il contributo di Gertrud Stickler alla psicologia della religione (M. Aletti); La nascita del Dio vivente. Ana-Maria Rizzuto e la lettura psicoanalitica della religione (M. Aletti); Presentazione e …
L’illusione religiosa: rive e derive (M. Aletti); Recensione a Modernité et Christianisme. Interrogations critiques réciproques (G. Stickler); Presentazione del volume degli atti del Convegno Ricerca di sé e trascendenza; Psicoanalisi e teologia in Eugen Drewermann (M. Diana).
Due sono oggi i filoni metodologici cui è riconducibile quasi tutta la letteratura di psicologia della religione. Uno è quello clinico-ermeneutico, ancorato all’osservazione dell’individuo, alle motivazioni, ai percorsi, ai processi, consci ed inconsci, che strutturano il suo atteggiamento personale verso la religione. L’altro è quello psico-sociale, più attento alle problematiche cognitive e di apprendimento attraverso la comunicazione, alle transazioni linguistico-culturali ed a tutte le interazioni del costruttivismo sociale.
Ricerca di sé e trascendenza. Approcci psicologici all’identità religiosa in un mondo pluralistico, recensione e introduzione; Lettera a una Professoressa; Perché Freud ha rifiutato Dio? Un nuovo libro di Ana-Maria Rizzuto; Quali sono gli orizzonti professionali per un esperto di psicologia della religione?.
Un anno di attività (Il Presidente); Grazie, Professor Groppo (M. Aletti); Iniziative culturali; Ebraismo e Psicoanalisi Freuduana. Un approccio antropologico e semiotico (P. Bertoletti); Il convegno Identità, Pluralismo, Trascendenza visto da un organizzatore (D. Fagnani); Spunti metodologici.
Secondo Pohier, se la teologia, scienza della fede che vuole comprendere se stessa, intende veramente essere al servizio dei credenti, come singoli e come comunità, non può rimanere estranea al tentativo degli uomini di definire la propria esperienza e conoscenza di se stessi e del proprio mondo. Diventa sempre più attuale, per la teologia, la necessità di individuare il “senso” del messaggio evangelico per l’uomo di oggi. E la psicologia e la psicoanalisi, in quanto luoghi in cui si elabora il “senso” che hanno le condotte umane, possono apportare a questa ricerca decisivi contributi.